Settembre 25, 2022

Costruire sfondo terrari rettili: 3d naturalistico

Quando ho deciso di iniziare a costruire sfondo terrari rettili mi sono approcciato come prima cosa alle guide trovare su internet. Certamente alcuni materiali che vengono consigliati, alla base delle lavorazioni, sono gli stessi che usano tutti, anche i terrascaper più esperti.

Con il passare del tempo però ho notato che alcuni materiali tendevano a degradarsi, scollarsi, rovinarsi… Compromettendo l’idea di dare al pubblico un prodotto virtualmente eterno. Il primo prodotto che ho eliminato è stata la colla vinilica, materiale che con il tempo e le temperature perde “forza”. Lascia cadere i substrati che vengono incollati sopra, lasciando scoperta la base dello sfondo 3D esponendola agli attacchi degli insetti che poi compromettono l’intera struttura. I grilli “mangiano” il poliuretano espanso per costruirsi delle tane!.

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Costruire sfondo terrari rettili: consigli e guida fai da te

Il secondo prodotto eliminato per costruire sfondo terrari rettili è stata la colla per piastrelle, un materiale simile al cemento che però non ha la durezza e la resistenza che ricercavo oltre ad avere il grosso difetto di essere debolissima all’umidità elevata e sciogliersi in acqua dopo qualche mese.

Costruire sfondo terrari rettili

Altro prodotto che ho smesso subito di utilizzare è il famigerato flatting all’acqua, un protettivo ideato per il legno, che tutte le guide su internet propongono per proteggere il colore degli sfondi 3D dalle unghie dei rettili. Peccato che il flatting (come si può leggere sulla confezione) ha una durata di 4-6 anni, ma inizia molto prima a sfogliarsi e a decadere, creando una “polvere” nel terrario e modificando l’aspetto dello sfondo 3D stesso oltre ad avere al tatto una consistenza quasi gommosa.
La ricerca di materiali idonei è stata lunga ma fruttuosa e mi ha permesso di proporre degli hardscaping lavabili, eterni e che non si modificano nel tempo.
Per quanto riguarda l’ideazione dell’habitat, il mio consiglio è di informarsi sulla zona di provenienza dell’animale che vogliamo allevare, e partendo dalle foto del biotopo cercare di replicarlo il più fedelmente possibile, adattandolo alle necessità della vita in terrario.
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